Si può mangiare gourmet in montagna? La mia risposta è “si” ma bisogna dedicargli tempo e spazio nello zaino.
Questa è una ricetta che uso spesso durante i trekking in montagna ma che “viene molto bene anche in cucina”, come mi dicono a casa 😀, la sua versione casalinga la trovate qui. È una ricetta legata alla montagna sia per i suoi ingredienti che per la sua facile realizzazione su un fornello a gas portatile. È una ricetta che durante la preparazione e durante la consumazione, regala i profumi e gli aromi tipici della montagna alcuni dei quali si possono raccogliere strada facendo (il timo, l’alloro, il finocchio selvatico, il ginepro…). Ha inoltre un carattere vivo nel senso che ogni boccone ha sfumature diverse, è facile dargli sostanza e si accompagna bene con il vino.
Si presta per essere consumata all’aperto durante un trekking perché:
– i componenti sono di facile conservazione durante un trekking di tre giorni (anche estivo);
– si può realizzare sul posto con un solo fornello;
– può essere cotta in casa e poi ravvivata in padella sul posto, vedi nota 2.
– può essere conservata in una busta adatta alla cottura sous-vide e rinvenuta al campo invernale, vedi Trekker Trick 1 in fondo all’articolo.
Qui la ricetta è spiegata ed impostata per una esecuzione con fornello portatile singolo su bomboletta a gas. Io uso uno Zip Boil e un tegame in alluminio.
Ingredienti una persona
– 120g mezze maniche, vanno benissimo anche i rigatoni, le pipe…qualunque formato corto in grado di raccogliere dentro di sé il condimento. La dose abbondante di pasta copre il fabbisogno del trekker. Le calorie possono aumentare di molto usando pasta all’uovo.
– 60g di salsiccia
– q b. olio d’oliva
– 1/2 cipolla bianca media taglio julienne
– 1/2 carota piccola tritata
– 1/2 costa sedano tritata
– 1 spruzzata di vino bianco, rosso o qualunque altro alcolico aromatico tu abbia nello zaino.
– q.b. sale e pepe
– timo e alloro o finocchietto selvatico: l’ultimo mai abbinato ai primi due
– 3 cucchiai di pecorino romano grattugiato
– 30g di provolone, ogni formaggio che si scioglie con una mantecatura fuori fiamma va bene: asiago, bitto, toma…o magari un pecorino giovane locale acquistato prima di partire.
Procedimento





Consigli e Trekker’s trick
Nota 1. Qui svelo un trucco trekker 😉. Potresti aggiungere, nell’olio che si scalda insieme all’aglio, la cotenna di pancetta o di guanciale (lato grasso verso il padellino) eventualmente ritagliata il giorno prima o da ritagliare il giorno dopo. Va rimossa ovviamente insieme all’aglio.
La cotenna ha due effetti da non sottovalutare:
– l’aroma che sprigiona nell’aria farà rosicare gli amici di trekking lì presenti 😜 (in montagna si vive anche di questo);
– oltre al profumo, dona aroma al soffritto.
In alternativa, una fetta di prosciutto o un pezzo di gambuccio vanno benissimo. In questo caso lascia tutto dentro 👍🏻.
Nota 2. È possibile preparare il soffritto con salsiccia in casa, come qui riportato, e portarlo con se nei modi che preferite (io uso un busta per sottovuoto) e seguire la procedura a partire dalla mantecatura. Mangiare gourmet in montagna non è impossibile 😀, vedi?
Trekker Trick 1. Durante i trekking invernali, specie se in quota, il meteo può non consentire altro che bollire acqua in speciali fornelli e in questo caso le tecniche di cottura sous vide possono essere di aiuto per un pasto diverso dal reidratato.
Per realizzare questa ricetta è sufficiente conservare in una busta sous-vide il condimento completo già cotto+ la pasta a metà cottura + pecorino grattugiato + provolone in listarelle e immergerla nell’acqua portata a bollore dallo ZipBoil. Dopo 5 minuti si potrà mantecare il tutto nella busta stessa che si presta anche come comodo piatto.
Trekker Trick 2. Un approccio poco gourmet ma quasi saporito quanto il soffritto vegetale è usare una bustina di brodo vegetale Mellin per bambini. La si fa sciogliere in un dito di acqua bollente e vi si aggiunge la salsiccia per poi proseguire con la ricetta. Ha il suo perché, fidatevi.