Percorso ideale per chi ama i panorami e l’Appennino selvaggio che qui hanno provato più volte a domare ma lo Scarsito, lungo il quale la traccia si sviluppa nella prima parte, in inverno ricorda sempre chi è che comanda nella Scurosa 😀.
♦️traccia GPS
Trovate la traccia .gpx e una breve descrizione al link:
♦️difficoltà
Il percorso non è per tutti. Arrivare alla fonte è piuttosto facile ma occorre un piede sicuro, piena mobilità e buona capacità di interpretazione del sentiero perché i segnavia sono rari e non sempre il sentiero è visibile e sgombro.
Occhio al ritorno perché questo è uno di quei percorsi più agevoli in salita che in discesa. Lasciata la sorgente i segnavia sono sempre più rari ma il sentiero è più agevole. La copertura telefonica è assente fino alla Bocchetta della Scurosa .
Arrivare al i Piancali è facile ma si procede sotto il sole cocente e senza segnavia.
È un luogo frequentato da selvaggina e bestiame brado con tutte le conseguenze che ne derivano.




più foto in fondo all’articolo
♦️Descrizione del percorso
La prima parte del percorso segue il sentiero CAI 201 che corre appunto lungo il letto del torrente Scarsito.
Quelli del posto dicono che può diventare impetuoso se piove a monte ed io evito di andare nella Scurosa dopo forti piogge anche se l’ho sempre visto tranquillo e mansueto sparire e riapparire lungo il suo corso in rivoli e cascatine tutt’altro che impetuose.
Resta il fatto che il 201 segue lo Scarsito attraversandolo decine di volte, se fosse impetuoso sarebbe un problema.
– tipologia dei sentieri
Il percorso inizia con una ampia carrareccia, poi una mulattiera ed infine un single track fino alla fonte del sepolcro e prosegue alla Bocchetta della Scurosa dopo la quale si segue nuovamente una carrareccia fino alle pendici del Piancali dove diventa una vaga ma ben visibile traccia sul piano erboso.
– Faggeta
A quota 800 il bosco si apre in una bellissima faggeta con faggi e olmi pluricentenari. La quiete è assoluta anche in caso di vento.
– La fonte
L’acqua scaturisce da una frattura della roccia sopra una ampia radice e si diffonde nel terreno circostante che è fangoso. Mi hanno detto che è potabile.
Io preferisco usare il potabilizzatore Katadyn Hiking Pro anche se ho visto gente berla senza apparenti conseguenze.
– lasciata la fonte, si prosegue lungo il sentiero 259: gli scorci sono meno belli ma non meno selvaggi. Una risorgiva sulla destra può dare acqua (da trattare con il potabilizzator) e poi si arriva ad uno spettacolare olmo pluricentenario: buon punto per una sosta.
Dopo la Bocchetta della Scurosa, oltre a rivedere luce e sole, si gode di scorci panoramici rari e molto belli.
Il primo panorama è sulla valle di Colfiorito e Colfiorito stesso fino alla Piana di Foligno (non visibile se non nella sua direzione) all’interno di una V tra il profilo d’orizzonte. A destra il monte Acuto e il monte Pennino.
– Proseguendo sulla carrareccia (attenzione, erbosa per un centinaio di metri) si arriva alle pendici del Piancali da dove si vedono il Terminillo (una forma trapezoidale scura molto lontana).
Risalire le pendici del Piancali apre via-via la visuale verso i Sibillini al centro dei quali è visibile la parete rocciosa nord del Monte Bove e la sua cima. Cime visibili da sinistra (vedi foto con nomi): Tre Vescovi, Pizzo Berro, monte Bove nord e sud, cima Vallinfante e monte Vettore.
– Guardate in alto ogni tanto perché l’area è zona di predazione di una coppia di aquile reali ed è facile vederle in overing dalla vetta di monte i Piancali.
Prima della vetta si arriva ad un ampio pianoro, poi si attraversa un boschetto e tra alberi maltrattati dal vento si arriva finalmente alla vetta.
– il rientro può presentare sorprese giusto all’altezza del tratto erboso della carrareccia che può ingannare. Occorre fare attenzione alla traccia e girare a sinistra al momentogiusto.
– togliete cappello e occhiali da sole ed entrate nella Valle Scurosa attraverso la sua Bocchetta. Opportuno rinfrescare il repellente.
– Il rientro lungo il 201 non è facile come l’andata perché il sentiero è meno visibile quando si scende. Fate attenzione.







♦️Attrezzatura
Attrezzatura da escursionismo di media montagna. Consiglio vivamente i bastoncini.
1 litro di acqua in estate, più se non allenati.
Pranzo al sacco.
Potabilizzatore se intendete bere l’acqua della fonte.
Repellente per insetti.
Crema solare, cappello e occhiali da sole servono solo al di fuori della scurosa che si chiama cosi non per nulla 😀.
trovate più foto ai seguenti link:
Buona passeggiata e occhio ai “fuori sentiero” perché qui i dirupi sono in agguato e le comunicazioni non sempre possibili.